La sicurezza privata in Italia: chi sono le guardie giurate

Security

In Italia il mercato della sicurezza privata è in continua crescita: tuttavia per svolgere questo mestiere occorrono una formazione specifica e le capacità psico-fisiche di affrontare situazioni di pericolo

Ad oggi il comparto della sicurezza privata riveste un ruolo molto importante nel nostro Paese, con circa 40 mila addetti ai lavori. Nonostante le statistiche parlino di un calo generale dei crimini, la sicurezza percepita dai cittadini italiani è ai minimi storici. I tagli alle Forze dell’Ordine hanno aumentato questa sensazione di paura diffusa e, oltre ai Comuni, anche gruppi di cittadini si sono rivolti agli operatori della vigilanza privata per presidiare le proprie città e i propri quartieri. Tuttavia, nonostante i rischi a cui sono sottoposte, in particolare per il servizio di portavalori, le guardie giurate non hanno ancora un contratto nazionale di lavoro (l’ultimo è scaduto nel dicembre 2015) e sono soggette a turni di lavoro massacranti e a turni di riposo irrisori. Ne sono testimonianza i diversi scioperi che si sono alternati nel corso degli ultimi anni.

Nella maggior parte dei casi le guardie giurate lavorano per gli istituti di vigilanza privata. Tuttavia possono essere anche alle dirette dipendenze di un privato, discorso valido per le banche o per gli esercizi commerciali. I principali compiti di un vigilantes consistono nel presidiare il luogo in cui lavora, effettuare ronde diurne o notturne in aree più o meno estese, svolgere mansioni di videosorveglianza in loco o da remoto e prestare servizio di portavalori. In tutti i casi essi sono sottoposti al rischio del mestiere. In caso di furto o rapina sono chiamati ad intervenire, ma la loro libertà di manovra è limitata per cui lavorano in stretta collaborazione con le forze di polizia.

Il lavoro di guardia giurata non richiede particolari requisiti. Occorre possedere un diploma di scuola media, avere la fedina penale pulita e magari una prestanza fisica e atletica idonea al mestiere che si andrà a fare. Per accedere alla professione la prassi vuole che ci sia un percorso di formazione iniziale. Trattasi di corsi specifici, organizzati da enti di formazione pubblici e privati, in cui l’aspirante vigilantes potrà apprendere, da un punto di vista teorico e pratico, le tecniche e le nozioni indispensabili per svolgere questa attività. Una volta ottenuti gli attestati obbligatori è necessario farsi assumere da un istituto di vigilanza. A seguito, viene inviata alla Prefettura di riferimento la richiesta di emissione del decreto di nomina a Gpg. Infine, ottenuto il decreto, il candidato potrà prendere il porto d’armi e versare giuramento come guardia giurata dinanzi al Prefetto.