Il 65% degli italiani gradirebbe che le guardie giurate affiancassero le forze dell’ordine e i vigili urbani per il controllo del territorio e delle città
Per la maggior parte degli italiani, guardie giurate e addetti alla sicurezza privata costituiscono un valido supporto per la sicurezza pubblica. In uno studio, elaborato da Istituto Piepoli e presentato in occasione dell’evento “Sicurezza in Italia, tra innovazione e PNRR”, tenutosi il 16 novembre scorso, è stato analizzato il livello di considerazione, da parte dei cittadini italiani, verso il mondo della sicurezza privata. Anche a fronte del lavoro svolto nel corso della pandemia, gli italiani hanno espresso un’opinione positiva nei confronti del comparto. In alcuni contesti, come centri storici e aree urbane degradate, la presenza delle guardie giurate è percepita come un deterrente per piccole attività criminali, quali spaccio, furti e rapine.
Entrando nello specifico dell’indagine, il 65% degli italiani ritiene che guardie giurate dovrebbero affiancare le autorità pubbliche nel controllo del territorio e delle città. A pensarla così sono in prevalenza le donne (68% contro il 63% degli uomini) e le persone tra i 35-54 anni (68%). A livello geografico, questa necessità è percepita maggiormente nel Sud (71%) e nelle isole (74%). Un intervistato su due considera affidabili per la sicurezza personale i servizi svolti dalle società di vigilanza privata. Per l’8% sono molto affidabili, mentre per il 42% sono abbastanza affidabili. Anche in questo caso, le percentuali più alte si riscontrano nella fascia d’età tra i 35-54 anni (56%), e tra gli abitanti del Sud e delle isole (rispettivamente 50% e 62%).
La sicurezza compare al quarto posto nella lista delle priorità individuate dagli italiani, dietro a lavoro ed economia, sanità e ambiente. Infine, la maggior parte degli italiani considera sicuro il luogo in cui vive. È così per il 76% degli intervistati, mentre il 19% si sente poco sicuro e il 4% non lo è affatto. Da un punto di vista geografico, al Nord i cittadini si sentono più sicuri rispetto al Sud. Nel Nord Ovest e nel Nord Est il livello di sicurezza percepito si attesta rispettivamente all’83% e all’81%, mentre al Sud scende al 64%. Nelle isole e nel Centro tre abitanti su quattro dichiarano di sentirsi sicuri.