Nel mese di luglio le parti datoriali e i sindacati si sono incontrati più volte per discutere del rinnovo del CCNL del settore della vigilanza privata
Nel corso di luglio sono ripresi i colloqui per il rinnovo del CCNL del settore vigilanza privata e servizi fiduciari, scaduto nel 2015 e ancora in fase di negoziazione. Le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil si sono incontrate il 10, il 22 e il 30 luglio scorsi con le associazioni delle imprese per discutere dei temi principali che ruotano attorno alla nuova organizzazione del contratto collettivo nazionale. Tra le varie questioni in ballo ci sono la sfera applicativa del nuovo CCNL, che esclude gli investigatori privati e gli addetti ai servizi anti-pirateria a bordo delle navi italiane, la classificazione del personale, la sicurezza e la salute sul lavoro, la previdenza complementare e l’assistenza sanitaria integrativa.
A preoccupare i sindacati e i circa 70 mila lavoratori del comparto è però la questione salariale. Da questo punto di vista, Cgil, Cisl e Uil chiedono di affrontare il tema il prima possibile, in modo da arrivare alla definizione del nuovo contratto in tempi brevi. “L’evoluzione del confronto” ha spiegato la segretaria nazionale della Fisascat Cisl, Aurora Blanca “dovrà necessariamente risolvere i nodi del settore avendo cura degli argomenti di natura economica, con l’obiettivo di ridare ai lavoratori e alle lavoratrici del settore le risposte agognate da oltre 55 mesi”.
In merito alla condizione economica in cui versano i lavoratori del comparto ha parlato anche Annalisa Assunto, responsabile del settore della Filcams Cgil Calabria. Nei giorni scorsi la sindacalista ha lamentato la situazione precaria in un cui si trova il settore, puntando il dito contro lo sfruttamento dei dipendenti e la piaga del lavoro nero. Tutto ciò, nonostante vigilantes, addetti al controllo, steward, etc. abbiano giocato in questi ultimi anni un ruolo di fondamentale importanza per la sicurezza dei cittadini, in ultima istanza in occasione dell’emergenza sanitaria. Inoltre, il comparto va urgentemente regolamentato anche alla luce delle nuove opportunità di lavoro che sono sopravvenute a seguito della crisi. Il tavolo di lavoro riprenderà a settembre dopo le vacanze estive.